Music Box

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Lluis Cera *marmo bianco di Carrara e ferro, 2009* L'opera si espande nello spazio e nell'atto stesso svela di essere musica. Ringraziamo la galleria Immaginaria di Firenze e l'artista Catalano Lluis Cera per aver concesso l'autorizzazione all'uso dell'immagine.

domenica 9 maggio 2010

Tempo rimanente allo sbocciare della Nuova, Libera, Cultura Italiana, figlia dell'Amore!



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21 commenti:

Tristano ha detto...

A partire dal giorno dell'emanazione del Decreto sulle Fondazioni Lirico Sinfoniche da parte dell'attuale Governo, alla Cultura per vivere non resta che il tempo indicato dal Timer qui sopra...

Unknown ha detto...

Cioè dalla firma di Napolitano? voglio inserirlo anch'io nel mio blog tuttimusica.blog.tiscali.it mi ricordi la data esatta da cui far partire il conto alla rovescia?
Nenet, artista del coro Lirico Cagliari :-)

Tristano ha detto...

Ciao Nanet Artista del Coro di Cagliari, io sono una tua ex collega, ora sto a Firenze. Il conteggio parte dal 30 Aprile. Ho bisogno di quante più notizie siano a vostra disposizione per coordinare delle iniziative che riguarderanno tutti. Siamo un gruppo di persone che hanno fondato una sorta di comitato che si occupa di raccogliere idee e, se perseguibili, organizzarle. Tienici informati!

Tristano ha detto...

http://www.francarame.it/node/1274
interessante commento di Franca Rame sulla Vicenda a cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti! Pietro

Tristano ha detto...

La questione sull'uso dello strumento DECRETO è molto complessa e articola e meriterebbe un approfondimento: col decreto legge di fatto, si delegano al governo poteri esclusivi del Parlamento! La Costituzione, ha in qualche modo posto dei limiti e argini, ma come si sa: fatta la legge, trovato l'inganno e così lo strumento viene spesso ABUSATO non solo da questo governo, anche se questo in particolare brilla in questa pratica.

Marisa ha detto...

E' inquietante quel conteggio alla rovescia, dà poche speranze invece dobbiamo credere nel futuro.
Dobbiamo credere che abbiamo noi la possibilità di cambiare le cose senza demandare gli altri.
Urliamo finchè abbiamo fiato in gola per farci sentire dai politici e non dobbiamo arrenderci mai!

Tristano ha detto...

e' stato pensato inquietante apposta, così che anche le coscienze più sonnolente si sveglino!

Paul ha detto...

Questo è un blog contro un decreto certo discutibile, ma... voluto dai mille nullafacenti che occupano i teatri lirici, dalle direzioni all'ultimo lavoratore assunto per amicizie... Siamo sicuri che la gente, i fruitori del servizio cultura, stiano con chi protesta? Non è ora di finirla con un mondo incantato di privilegi? Secondo me la gente normale vede di buon occhio un decreto che toglie privilegi dorati a lavoratori che sarebbero come tutti gli altri... ma invece godono di orari ridotti, permessi abusati e impieghi vergognosi per poche ore all'anno come certi orchestrali... Non è questa la prima vergogna? Faccio l'avvocato del diavolo... "non è forse giusto meritarsi il posto che si occupa?" o è dato per grazia divina?

Marisa ha detto...

Paul, è evidente che parli per sentito dire grazie alla stampa filo governativa che ci ha denigrato.
Tu non hai assolutamente idea di come sia articolato il nostro lavoro.
Spiegare a te Paul che sei al di fuori della nostra realtà dei cosidetti privilegi di "orari ridotti" che cominciano la mattina alle 10 e finiscono a mezzanotte, che lavoriamo sia di sabato sia di domenica mentre tu fai la settimana corta, che il posto ce lo siamo guadagnato con un concorso internazionale a cui siamo arrivati dopo anni e anni di studio. Che non smettiamo mai di studiare per avere lo strumento sempre in efficenza e per mantenere alta la nostra professionalità.
Parlare a te delle numerose difficoltà e della complessità del nostro lavoro è fiato sprecato perchè da parte tua e dei tuoi compagni c'è solo cattiva fede e cieca ostilità verso noi onesti lavoratori che paghiamo le tasse!!!!
(ma tu le paghi le tasse)

Marisa ha detto...

ho dimenticato il punto interrogativo
alla frase tra parentesi -?-

Tristano ha detto...

@ myihxx. Un decreto legge ha effetto immediato dal giorno di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che in questo caso è il 30 di Aprile!!! La firma di Napolitano in questo conta ben poco!!!

Tristano ha detto...

Per chiarire e informare: a Firenze gli scioperi sono SOLO SOSPESI!!! ciò significa che saremo sempre pronti a scioperare qualora sia nuovamente necessario: il percorso è lungo! Siamo sempre all'erta su ciò che accade e tutte le attività collaterali finalizzate a combattere questo decreto iniquo, continuano incessanti, anche quando il teatro è fisicamente chiuso. Stiamo cercando di COORDINARE LA MANIFESTAZIONE a Roma del 17 p.v. in modo da lanciare un segnale unico e condiviso anche dal punto di vista dell'immagine, così da non apparire una sorta di "Armata Brancaleone"! Per ora la prima direttiva è quella di vestirsi tutti di nero (per l'imminente lutto) con il fiocchino giallo sul petto (simbolo dei portatori sani di cultura). L'invito può essere esteso a chiunque voglia sostenerci, anche se fisicamente nel Teatro dell'Opera potranno entrare solo in pochi. Durante l'incontro in Teatro, fuori, la manifestazione continua con un presidio di tutti i lavoratori e sostenitori.

Per qualsiasi informazione scrivete a: crepuscolodellacultura@gmail.com

per il fiocco giallo segui il link qui sotto:
http://www.inventati.org/lu_cia/fioccogiallo/images/Yellow_Ribbon_black.gif

Tristano ha detto...

Caro Paul, è evidente che ti avvali di notizie falsate o non conosci bene l'argomento. Mi lascia sgomento il fatto che tu parli di "gente"normale,ma chi è anormale? Parliamo di privilegi: l'unico grande privilegio di cui si parla è quella di fare un lavoro per cui i gli operatori dello spettacolo hanno talento, passione, e per il quale hanno studiato, aggiungo che se si accedesse al posto di lavoro nelle modalità che tu descrivi, in Italia ci sarebbero orchestre, cori, corpi di ballo non abili al lavoro. Se ti preoccupassi di frequentare il teatro, piuttosto che criticarlo perchè va di moda, ti accorgeresti che ciò che asserisci è non corrisponde alla realtà.
Il problema è semplificare o appoggiare un pensiero demagogico e pilotato, che mira diritto alla diffamazione di una categoria di lavoratori.
Gli Opera...i dei teatri, pagano le tasse, studiano, non rubano, hanno una particolare modalità lavorativa che probabilmente non è ben compresa dai più, ma basta informarsi in loco e non fuori per comprendere.
Paul, possiamo parlare all'infinito, ma non ti chiederò mai che lavoro fai o quanto guadagni, perchè non credo che a me tolga nulla, come ho la certezza che ciò che si fa in teatro non tolga nulla a te, magari aggiunge qualcosa che non mi sembra tu abbia: la conoscenza e il senso critico. Mi dispiace per te, almeno quanto mi dispiace per tutti coloro che sono abituati ad attaccare tutto e tutti, convinti che questo porti ad un progresso, non accorgendosi che la guerra tra poveri è il più realistico ritratto della miseria economica ed ancor di più, intellettuale. Paul, comincia a parlare con cognizione di causa, in caso contrario, pensa.

Anonimo ha detto...

Paul, non voglio aggiungere nulla di più a quello che ti è già stato detto sarebbe tempo prezioso sprecato ma ti faccio un invito: se sei sicuro di quello che affermi e HAI LE PROVE PROVATE allora, senza indugi recati alla magistratura e DENUNCIA perché quello che dici è molto grave e penalmente perseguibile, non si tratta di banali privilegi! Se questo non lo puoi fare allora: TACI!

melisande ha detto...

Ho una sensazione spiacevolissima, ho paura che tutto quello che sta accadendo spaccherà e dividerà i lavoratori invece di unire.
Vedo astio e sento malignità intorno a me, anche da insospettabili.
Mi chiedo se non stia cominciando la guerra fra i poveri, solo che questa guerra non potrà che essere fratricida.
E lassù rideranno a crepapelle.

pentagio ha detto...
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pentagio ha detto...
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melisande ha detto...

caro pentagio, è stata palese la mala fede della signora Giocoli che avrebbe trovato comunque il modo di stravolgere qualsiasi cosa fosse successa a teatro anche se fossimo rimasti in silenzio ad ascoltarla.
Sicuramente noi siamo stati maleducati ma quella signora ci ha offeso come sono soliti fare i politicanti quando non hanno argomenti seri di confronto.

Anonimo ha detto...

Siamo caduti vittime della sua provocazione artisti e passionali quali siamo! La lotta era impari in quanto se davanti si fosse trovata i suoi simili le avrebbero risposto in politichese senza destare scandalo alcuno... io mi sarei anche abbastanza rotto di tutta questa ipocrisia!

Anonimo ha detto...

Artisti, passionali e ingenui in linea di massima. La "signora" ha lanciato una bomba a mano conoscendone perfettamente la traiettoria, noi ce la siamo fatta scoppiare addosso. Come non reagire però a tali provocazioni studiate ad hoc?
Tempo fa, pensavo che le persone di quella levatura si sarebbero rese ridicole da sole, ma mi accorgo che l'Italiano medio, tanto più vive nella critica della casa altrui, nell'ipocrisia e nella sottocultura, tanto più è mediocremente sereno. La forza di figure come Mrs. Gigoli, è certamente nutrita dall'apatia collettiva e dalla manipolazione continua di occasioni particolare o ordinarie che queste vecchie iene non si lasciano certo sfuggire.