Se la Sig.ra Bianca Maria Giocoli, Consigliere Comunale con decennale esperienza in quella carica non ha ancora acquisito la sensibilità che le consenta di valutare e calibrare le parole relativamente alle circostanze e alla platea cui si rivolge, può essere giustificata solo dalla sua irrimediabile incapacità "politica" o da più probabile premeditata intenzione provocatoria.
Così va considerato il caso che si è verificato lo scorso 12 maggio durante la seduta del Consiglio Comunale di Firenze svoltosi nel ridotto del Teatro Comunale che ha visto la Consigliera ricoperta di "fischi, urla e contumelie dal pubblico, in un clima da stadio e non da tempio della lirica".
La Sig.ra Maria Bianca Giocoli, è intervenuta in quell'assemblea cercando di ottenere l'unico risultato per la sua parte politica positivo che poteva sperare di ottenere: la reazione scomposta della platea, allo scopo di mostrare poi all'opinione pubblica con effetto mediatico l'aggressione subita.
Per questo scopo ha scelto i toni e gli argomenti di maggior efficacia: l'uso non contestualizzato e mistificatorio di dati, statistiche, cifre di bilancio e soprattutto un attacco gravemente denigratorio al M° Zubin Mehta!
Sapeva la gentile Signora di avere di fronte la platea affollata dai lavoratori del MMF e non solo i suoi colleghi Consiglieri, e se avesse avuto veramente l'intenzione di un serio confronto istituzionale, avrebbe dovuto usare toni ed espressioni completamente diverse come ognuno che si occupa di politica sa.
Ma ovviamente come ho già detto il suo scopo era esattamente l'opposto.
Una platea di lavoratori in stato di agitazione e sotto lo scacco del DL Bondi, se rozzamente aggredita in casa sua, non ha doveri di galateo istituzionale a cui attenersi, e risponde con la giusta proporzione a una intenzionale e offensiva provocazione.
Se un consigliere comunale di Segrate, parlando all'assemblea dei dipendenti Mediaset, attaccasse con espressioni intenzionalmente denigratorie Silvio Berlusconi, che tipo di reazione provocherebbe? Dio lo scampi!
La vera reazione, scomposta o no, si è avuta infatti all'attacco sfrontato e strumentale che la Consigliera ha ritenuto di poter portare al M° Zubin Mehta alla presenza dei suoi collaboratori e stimatori.
La Sig.ra Giocoli deve soltanto alla sua imperizia oratoria o alla sua studiata provocazione quello che è successo.
Io quale dipendente del MMF non sono disposto a cospargermi il capo di cenere, anzi accuso la Signora Giocoli di aver usato ancora una volta l'arroganza e la menzogna che da sempre sono gli strumenti usuali nella lotta politica del suo Partito.
Pentagio
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